Intervista a Vincenzo Consolo
di Sergio Palumbo
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In questa intervista realizzata a Messina nel 1993 lo scrittore Vincenzo Consolo parla del rapporto fra letteratura e mafia che non sempre è stato limpido o visto in termini allarmati e indignati.

I narratori siciliani del passato, da Verga a Capuana, non si sono mai interessati alla mafia, nel senso che il problema veniva ignorato o era considerato come un fatto pittoresco, come un fatto di costume.

Con Leonardo Sciascia, invece - spiega Consolo - il rapporto letteratura-mafia è cambiato e si è presa piena coscienza della drammaticità del fenomeno. Lo scrittore dimostra il suo impegno civile combattendo la mafia anche con le armi della cultura.

Morto Sciascia, a raccogliere il testimone è stato proprio Consolo che ha proseguito sino alla fine la battaglia in prima linea contro la mafia e la criminalità organizzata.


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