"Tre sogni, tre racconti"

di Sergio Palumbo

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Realtà e leggenda, sogno e fiaba si mescolano in questi racconti in cui emergono l'accuratezza per una Sicilia mitizzata e il gusto per una narrazione nitida. Si intraprende un viaggio iniziatico che svela uno stupefacente mondo altro, parallelo, immaginifico, partendo da personaggi, oggetti e luoghi sensibili.



"Lo gnomo, il cuoco, la regina delle fate, il valletto" di Casimiro Piccolo

 Appare così ne "Il segreto del raggio verde", come in una visione onirica, la stralunata figura del barone Casimiro Piccolo di Calanovella, cultore della metafisica e pittore di acquerelli "magici". Le sue fate e i suoi gnomi si materializzano quando un eccezionale fenomeno naturale propizia l'incantesimo a Villa Piccolo, la solitaria magione orlandina in cui viveva l'aristocratico occultista.

 


"Castagno dei cento cavalli" di Jean-Pierre Houël

In forza di un contatto sciamanico tra il protagonista del racconto e una pianta cosmica, che è fonte di energia spirituale, in "Visione al castagno dei cento cavalli" rivive una singolare leggenda medievale. Il millenario, gigantesco albero detto "dei cento cavalli", che si trova ancora alle falde dell'Etna, rivela in sogno il prodigioso incontro con una regina che sotto di esso, per via di un furioso temporale, aveva trovato riparo molti secoli prima.

 



"Basiluzzo da San Pietro (Panarea)" di Luigi Salvatore d'Austria

Prendendo le mosse da suggestioni letterarie lampedusiane, ne "La sirena dalla coda rossa" viene narrata la storia di Porporina, fanciulla vittima di un crudele sortilegio, che, trasformata in pesce, vaga senza pace tra il lago elvetico Ceresio e Basiluzzo, un'isoletta disabitata nel mare delle Eolie. Gli scenari sono autentici, molti particolari sono realistici, ma un altro tempo e un altro spazio proiettano l'ultimo racconto in una dimensione favolistica e surreale.
Se è pur vero che il sogno rappresenta l'emblematico filo conduttore delle tre prose, si avverte comunque sullo sfondo, appena percepibile, una presenza di ombre femminili tutte legate alla memoria personale dell'autore. E da tali fantasmi del passato Sergio Palumbo si è lasciato catturare per la stesura di questi testi che, dentro lo stile trasognato, fanno tralucere gli accadimenti di una vita vissuta, e ora reinventata.


                                                         Angelo Scandurra




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